Quale è la differenza fra Plexiglas e Policarbonato è una domanda che spesso ci rivolgono i nostri clienti alla ricerca di un materiale plastico trasparente.
Ora, premesso che bisogna analizzare ogni singolo profilo in base alle prestazioni richieste dal manufatto finale, di seguito cercheremo di capire la differenza fra Plexiglas e Policarbonato e quale sarà il materiale più adatto per il vostro prodotto.
Spesso si genera confusione in quanto si confonde la differenza fra Plexiglas e Policarbonato delle “lastre”, con quelle delle “materie prime” destinate alla produzione dei profili in plastica. I prodotti sono simili ma con alcune importanti distinzioni.
In generale tutti e due i materiali possono sostituire il vetro, ma con caratteristiche diverse.
PMMA polimetilmetacrilato o metacrilato (Plexiglas)
Il polimetilmetacrilato o metacrilato (PMMA) è spesso chiamato Plexiglas, marchio dell’azienda chimica tedesca Röhm che l’ha prodotto nel 1933.
E’ una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere metilico dell’acido metacrilico.
Più leggero del vetro, densità di 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro (2,5 g/cm3) ma con una resistenza all’urto superiore di ben 17 volte.
Ha un punto di rottura superiore al vetro e inferiore al policarbonato.
Risulta più fragile del policarbonato. Si può in parte ridurre la fragilità aggiungendo opportuni antiurtizzanti.
Il plexiglas non soffre di resistenza a fatica e non ha effetto intaglio è può sostenere dei pesi consistenti.
Ha una superficie estremamente lucida e liscia e ben si adatta a manufatti con valenza estetica.
Uno dei suoi pregi è l’estrema trasparenza, più del vetro, con un coefficiente di circa 0,93 contro i 0,8-0,9 del vetro stesso.
Esistono specifiche formulazioni di PMMA che bloccano la luce visibile ma lasciano passare la luce infrarossa di un dato intervallo di calore (telecomandi, rilevatori di presenza).
Il PMMA brucia in presenza di aria a temperature superiori a 460 °C. Non è un materiale ignifugo e deve essere tenuto lontano da fiamme libere.
Ha una buona resistenza chimica ad acidi, detersivi, prodotti per la pulizia ma non agli alcoli ed ai solventi.
E’ disponibile trasparente, satinato, fluorescente e in qualsiasi colore a richiesta.
E’ inodore, atossico, antibatterico. Riciclabile al 100%
Prodotti: lastre, coperture, tubi, barre, vetri di sicurezza, lenti, oggetti di arredamento e design, copertine led, oggettistica per la casa, fanali, lampade, espositori, profili per pareti in vetro, insegne luminose, parabrezza per ciclomotori, barriere anti-rumore.
PC Policarbonato
Il policarbonato (PC) è un poliestere dell’acido carbonico, derivante dal composto organico chiamato bisfenolo A (BPA) utilizzato nella sintesi delle materie plastiche.
Formulato in laboratorio già nel 1898, viene prodotto in quantità commerciali soltanto nel 1959 in Germania dalla Bayer e nello stesso periodo anche dalla General Electric negli Stati Uniti.
Più leggero del vetro, densità di 1,2 g/cm3, ma con una resistenza all’urto superiore di ben 250 volte.
Il policarbonato viene scelto per le sue importanti caratteristiche meccaniche. Ha un’elevata tenacità, resistenza agli urti, elasticità e durezza.
Non ha invece resistenza a fatica ed è sensibile all’intaglio.
E’ malleabile, facile da curvare a freddo e da lavorare.
Il policarbonato ha un indice di trasparenza di 0,86 quindi buona ma inferiore al vetro ed al metacrilato.
Il policarbonato, quando esposto ai raggi UV, ingiallisce del 600% rispetto al Plexiglas in un dato arco temporale. Inoltre si opacizza. Per diminuire questo fenomeno è necessario additivare il PC con appositi protettivi anche se l’effetto di questi diminuisce negli anni.
Il policarbonato ha un infiammabilità più bassa rispetto al plexiglas ma non è ignifugo. Con particolari additivi raggiunge alcuni gradi di autoestinguenza che variano anche in base allo spessore del prodotto.
Il policarbonato resiste bene agli acidi ma non agli esteri e chetoni (es. acetone), mentre si opacizza con gli alcoli.
E’ disponibile trasparente, satinato, diffondente, fluorescente e in qualsiasi colore a richiesta
E’ inodore, atossico, antibatterico. Riciclabile al 100%
Prodotti: lastre alveolari e compatte, coperture, tubi, barre piene, oblò, lenti, obbiettivi, fanali, copertine led, lampade, caschi, oggetti di arredamento e design, supporti CD, componenti per cellulari, scudi di protezione.
Differenza fra Plexiglas e Policarbonato: quale è meglio ?
Per concludere sulla maggiore differenza fra Plexiglas e Policarbonato e su quale sia meglio utilizzare, pensate ai fanali delle auto che ormai vengono prodotti in plastica per questioni di sicurezza e di peso.
Le lenti dei fanali devono essere molto trasparenti ma, soprattutto quelli davanti, sono soggetti agli impatti con i sassolini che si trovano sulle strade. Pertanto le lenti anteriori in policarbonato per la resistenza meccanica agli urti e quelle posteriori in PMMA per la maggiore trasparenza e minor ingiallimento causato di raggi UV.
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